Dal 1° al 6 agosto scorso, Sara e Francesca, due nostre giovani volontarie, hanno visitato i luoghi che sosteniamo a Durazzo, in Albania. Ecco il racconto della loro esperienza, vissuta insieme ad un gruppo scout della diocesi di Latina:

«Non è necessario andare troppo lontano, pensare a grandi organizzazioni, a gente fuori dall’ordinario per poter fare una di quelle esperienze che ti migliorano e ti danno una visuale più ampia del mondo.

A Durazzo, in Albania, ci sono delle suore: Suor Anna e Suor Suela che quotidianamente si dedicano con premura, fede, forza e coraggio agli orfani della città. Insieme a loro e ad altri ragazzi abbiamo potuto vivere una settimana dedicandoci al mattino ai ragazzi del brefotrofio e durante il pomeriggio ai bambini dagli 0 ai 10 anni dell’orfanotrofio. 

Tutte le mattine, dopo aver preso i ragazzi, siamo andati al mare. Lì abbiamo giocato, scherzato, parlato con i ragazzi disabili e i loro educatori. Nel pomeriggio, invece, dovendoci dedicare ai bambini, abbiamo cercato sempre di variare le attività passando dalla piscina, al parco giochi, alle attività con i bambini del villaggio vicino, in modo da rendere quel tempo divertente e spensierato.

Quello che abbiamo imparato dalla straordinaria e, allo stesso tempo, semplice vita che conducono le suore è che quando ci si dedica agli altri non lo si deve fare con spirito di sacrificio, con voglia di far troppo, con necessità di fare tutto alla perfezione, ma con sincera volontà di farlo con il cuore e di farlo perché si ha voglia di fare.

Quello che è servito, che serve e che servirà ai bambini e ai ragazzi non è altro che l’affetto: delle semplici carezze, una mano stretta forte alla loro e un sorriso. E’importante, in ogni caso, supportare l’attività delle suore e degli educatori così da fare in modo che possano continuare a svolgere sempre meglio la loro missione e il loro lavoro e che possano garantire ai bambini sicurezza e serenità.»